lunedì 1 ottobre 2012

Obesità





L'obesità è una vera e propria patologia tipica, anche se non esclusiva, delle società cosidette "del benessere".
Essa è causata da una  combinazione di fattori, compresa la  predisposizione genetica.   Gli aspetti psicologici e sociali , le abitudini familiari, la sedentarietà,  l’ambiente in cui  si vive , talora anche determinati farmaci, contribuiscono a rafforzare questa predisposizione di fondo che si correla in modo significativo ad altre patologie come il diabete, le malattie cardiovascolari, le patologie a carico del sistema osteo articolare e le sindromi psichiatriche. L'approccio psicologico al trattamento dell’obesità risulta oggi riconosciuto come fondamentale per la piena guarigione del paziente che vive una condizione psicologica molto pesante anche per gli effetti discriminanti che il maggiore peso provoca a livello relazionale, sociale e lavorativo. In una società come quella attuale, nella quale i valori dominanti ruotano attorno alla bellezza, all’immagine  e alla forma fisica, l’obeso viene considerato negativamente e, se bambino o adolescente, diviene oggetto di derisione o di esclusione dal gruppo dei pari. In realtà è proprio il numero di questi ultimi che oggi è in costante aumento, con gravi danni per il loro sviluppo fisico e psichico.
Recentemente si diffonde sempre più nel trattamento degli obesi adulti la chirurgia bariatrica, ultima sponda dopo innumerevoli fallimenti di altre metodologie. Anche in questo caso un’attenta analisi delle problematiche psicologiche di fondo, le aspettative  e le illusorie convinzioni circa i risultati, sono alla base della opportunità o meno di affidarsi a questa metodica  che talora slatentizza ulteriori difficoltà emotive e reazioni psicopatologiche. Se il cibo, considerato l’elemento fondamentale di “nutrimento” del proprio vuoto esistenziale, affettivo, emozionale,  non può più essere “accolto” nel proprio sé, per via della restrizione della sacca gastrica, l’individuo rischia di cadere in depressione  o in altre forme di disagio.


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