Letteralmente
trauma significa “taglio, ferita” , qualcosa che interrompe gravemente e
bruscamente la linearità degli eventi o, riferito al corpo, l’integrità fisica.
Il trauma è un evento dai mille volti e dalle infinite intensità. Esso provoca
una “rottura” dell’equilibrio preesistente , provocando dolore fisico e
psichico. L’evento traumatico colpisce l’Io direttamente o indirettamente, ma
in entrambi i casi comporta la perdita di qualcosa o qualcuno, la distruzione
dell’omeostasi interna provocando una reazione che è sempre soggettiva,
incomunicabile, per sua natura “intransitabile”. Le sue conseguenze immediate sono : la sensazione di una frantumazione
interiore, il senso di vulnerabilità e di impotenza assoluta, la percezione
della intollerabilità. Gradualmente si
manifesta rifiuto, negazione, perdita dei punti di riferimento ,
rabbia. In relazione alla gravità del trauma
queste reazioni possono essere elaborate e ricondotte alla coscienza che
le assimila e le integra nella propria esperienza di vita o, al contrario, rimanere scisse e talora inaccessibili alla
memoria, disorganizzando la coesione interna e l’integrità psichica della
persona. In altri i casi la continua
rivisitazione dell’evento traumatico determina uno stato di allarme continuo,
provocando paure e sintomi come ansia, angoscia, insonnia e incapacità di
portare avanti la propria vita anche dopo molto tempo dall’accaduto. E’ il caso del DPTS (disturbo post-traumatico da
stress).
Nella
definizione che ne dà il DSM IV il disturbo post traumatico da stress è
caratterizzato dalla frequente intrusione del ricordo dell’evento, risvegli
notturni, incubi, irritabilità, tendenza
all’evitamento di tutto ciò che vi è associato. Spesso si ricorre all’uso di
alcol, droghe, psicofarmaci, nel tentativo di alleviare lo stato di grave
tensione che viene vissuta. Psicologicamente l’esperienza traumatica è sempre
soggettivamente devastante al di là dell’oggettiva gravità del fatto, soprattutto per quegli
individui che non hanno una struttura dell’Io ben organizzata o che già da
bambini sono stati esposti a situazioni
dolorose e , in conseguenza,
particolarmente vulnerabili. Quando si parla di trauma si pensa a eventi
estremi come incidenti, calamità, catastrofi, lutti inattesi, violenze. In
realtà ogni evento che l’individuo subisce e dal quale deriva un danno alla persona ,
alla sua vita, al suo equilibrio può essere vissuto come evento traumatico. Più
che l’evento in sé, infatti, esso deve essere considerato in relazione
all’individuo e alla particolare gravità che lo stesso rappresenta per lui, per
la minaccia che esso costituisce rispetto alla sua incolumità fisica e
psichica, alla propria identità , alla propria auto percezione. Esso ha che fare
con la capacità di sostenerlo, di reagire , di fronteggiarlo : la cosidetta
resilienza .
Un
trauma, benché superato, segna a vita la persona che lo ha sperimentato:
diventa segno dell’anima, cicatrice del corpo, ferita della memoria.