giovedì 2 gennaio 2014

Psicoterapia o "cura dell'anima"


 
Con “psicoterapia” si intende genericamente la cura dei disturbi psichici di natura ed entità diversa, da quelli definiti nevrotici a quelli più gravi, ossia quelli psicotici , ma anche forme di disagio esistenziale, disadattamento  e molte altre problematiche che ostacolano lo sviluppo dell’individuo o che rendono la vita dello stesso particolarmente gravosa. Con il termine psicoterapia si raggruppano in realtà molte e diverse  psicoterapie che differiscono tra loro in teorie , metodi e strumenti, mantenendo tuttavia lo stesso ambito di intervento e gli stessi fondamenti metodologici: l’uso del  colloquio e della relazione interpersonale. Sono questi gli elementi che nei diversi modelli teorici cui fanno riferimento, rimangono sostanzialmente gli stessi,  anche nei diversi setting che si possono utilizzare (individuale, di coppia, di gruppo). Scopo della psicoterapia è aiutare il paziente a raggiungere una maggiore consapevolezza di sé e delle proprie emozioni, sostenerlo nei momenti di difficoltà, aiutarlo a realizzare le mete che si prefigge. Solo per richiamare le principali forme di piscoterapia , posso ricordare quelle ad indirizzo psicodinamico,  di orientamento cognitivo comportamentale,  sistemico relazionale,  corporeo funzionale. Pur nella grossolanità di questa classificazione posso aggiungere che le prime si fondano sulle teorie psicoanalitiche ricercando le motivazioni inconsce dei comportamenti umani e delle loro esperienze affettive; le seconde si rivolgono alle cognizioni cercando di intervenire sul piano comportamentale con l’intenzione di modificarlo, studiando fondamentalmente i processi mentali che vi stanno alla base; le psicoterapie di orientamento sistemico relazionale si dirigono allo studio delle interazioni umane e della comunicazione ; le ultime lavorano attraverso il corpo nell’intento di sbloccare quelle tensioni energetiche che influenzano negativamente l’agire della persona  e  che sono spesso la rappresentazione metaforica dei propri conflitti. Accanto alle forme menzionate, tanti altri modelli di indirizzo diverso sono presenti nel panorama attuale della disciplina psicologica che, come ogni altra scienza , non è mai statica ma in continua evoluzione.

Ma, più di ogni altra cosa, la psicoterapia è una esperienza che si vive sul campo, nella relazione tra la persona e il terapeuta, nella condivisione di uno spazio unico, intimo e inviolabile quale quello che si struttura attorno alla fiducia e all’ascolto, luogo entro il quale il racconto che ogni persona fa della sua vita e dei suoi problemi può trovare un’altra forma e suscitare altre visioni.

La psicoterapia infatti è esperienza dell’anima e in quanto tale , esperienza di connessione tra realtà e immaginazione, di re-visione del passato e orientamento verso il futuro, di memoria e di progettualità.  La psicoterapia avvia un processo di trasformazione attraverso l’incontro con se stesso che il terapeuta facilita, sostiene e aiuta a realizzare attraverso gli strumenti che gli sono propri.

Qualunque sia l’orientamento che si sceglie, essa è un percorso dinamico durante il quale si mette in moto l’energia interna e si impara a comprendere che non  tutto è nella  coscienza, né sotto il controllo della ragione, ma nel ricco sottosuolo del patrimonio individuale e collettivo, là dove la riflessione e l’elaborazione che ne consegue consente di gettare uno sguardo e un po’ di luce.

Infine, la psicoterapia consente di superare la frammentazione della nostra personalità e trascendere le singole parti che la compongono per realizzare l’integrazione della nostra totalità psichica  e raggiungere l’ armonizzazione del nostro essere unico, non soltanto attraverso la maggiore conoscenza di chi si è, ma anche e soprattutto attraverso una più realistica accettazione.

La psicoterapia è un viaggio che coinvolge sia il paziente che il terapeuta attraverso le ombre, le resistenze e i conflitti, e che  non si conclude mai del tutto perché, per quanto ci si possa avvicinare, non è mai possibile raggiungere i confini dell’anima.

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