Nell’epoca del post umano nella quale ci stiamo
sempre più inoltrando, l’intelligenza artificiale ha felicemente sostituito
la nostra con i suoi limiti, rimpiazzandoci nelle nostre operazioni più
complicate, nell’archiviazione di quanto abbiamo prodotto, nella sistemazione
dei documenti, nel mantenimento della memoria e nella possibilità di cercare le cose che più
si adattino a noi, compagno o compagna compresi. Il computer è più che mai il
nostro alter ego, la nostra coscienza, lo specchio entro il quale proiettare la
nostra identità e i nostri più intimi desideri. A un certo punto il “sistema
operativo” sarà in grado di fare per noi non solo ciò che gli chiediamo, ma
anche ciò che esso intuisce sia importante per noi e per il nostro bene. In
questa dimensione anche la vita emotiva, gli affetti, i sentimenti subiranno
una mutazione e la nostra anima sarà
consegnata nelle mani ( si fa per dire) del sistema , nella sua realtà che, più
che virtuale, sarà umana , troppo umana. Del resto il protagonista del
film che scrive lettere d’amore per conto di altri ha messo in rete molte
informazioni su di sé , lasciando molte tracce facilmente “elaborabili” da
questa intelligenza superiore e quindi perfettamente in grado di rispondere ai
suoi desideri nel modo più opportuno. Basta chiedere e il sistema risponde,
confezionando la donna dei propri sogni, la compagna ideale. Se poi l’o.s. ha
la voce sensuale e accattivante di
Scarlett Johansson è facile immaginare quali emozioni può
suscitare, investendo su quella presenza incorporea, ma non meno reale di tutto
ciò che ci circonda, l’infinita gamma di sentimenti, di attese, di paure che
ogni relazione produce. Cosa può esserci di più disperante se questa presenza improvvisamente
scompare? E’ la scena più paradossale e
inquietante del film , quella nella
quale tutti ci riconosciamo, sentendo
il dolore per la mancanza e per la perdita, dimenticando chi o cosa l’ha
suscitata, perché quello che ha provocato, innalzato, avvilito, sublimato, è , in ogni caso, il vero noi stessi.
L'originale opera di Spike
Jonze
ci
induce a riflettere sulla realtà attuale, sulla solitudine e sulla difficoltà
delle relazioni, mettendoci a confronto con i sentimenti e le emozioni della
nostra esistenza che, tuttavia, nemmeno
la tecnologia può mutare ma, al limite ,
imitare.