Oggetto di desiderio femminile e maschile, le scarpe sono tra i capi di abbigliamento piu’ amati dalle donne. Una passione che induce all’acquisto di scarpe
anche se l’armadio ne e’ gia’ pieno, a rimanere incollate alle vetrine delle novita’,
a “possedere” modelli che forse non si indosseranno mai. Le scarpe
rappresentano infatti il mondo della seduttivita’ e dell’ erotismo, forse piu’
di un abito o di un indumento intimo e appartengono all’immaginario femminile e
maschile con pari intensita’. Pensiamo alle immagini di donne nude su tacchi
altissimi, o all’accoppiamento ormai classico tra le succinte guepiere nere e
gli alti stivali dello scenario sadomaso. Sono rappresentazioni dell’erotismo
collettivo cui fa riferimento il desiderio di uomini e donne. Se consideriamo la scarpa
dalla prospettiva delle donne, ci rendiamo conto che la scelta che facciamo va ben oltre le componenti della moda o della
eleganza o della praticita’. Indossare
un tipo di scarpa piuttosto che un'altra e’ connessa ad un preciso messaggio
che ogni donna lancia all’universo circostante sulla propria identita’. Chi
preferisce sempre scarpe con il tacco e’
certamente molto diversa da chi predilige le scarpe basse e sportive, alludendo
l’una all’atteggiamento sensuale e seduttivo per eccellenza, l’altra ad una
maggiore liberta’ e determinazione. La scelta del tacco alto, soprattutto se
sottile o a spillo, rimanda ad un
modello femminile ancheggiante e morbido, cui si accoppia un genere di
abbigliamento idoneo, generalmente gonna piu’ che pantalone, rivelando una
natura piu’ tradizionalmente legata alla sensualita’. Chi al contrario
predilige la scarpa bassa mostra una maggiore propensione per la praticita’ e
forse una maggiore sicurezza in se’ stessa, come anche una sfida ai classici modelli femminili . E' il caso di chi sceglie in modo
marcato stivali anche molto pesanti, o
anfibi , svelando una natura trasgressiva e anticonformista che si oppone alle
regole e che deliberatamente rinuncia allo stile femminile propendendo per uno
stile piu’ androgino anche se non per questo meno sensuale. Ma tra scarpe
alte e basse, tacco largo o tacco sottile, oggi piu’ che mai, la moda propone
una infinita’ di modelli tra cui scegliere : zeppe, infradito, stiletti ,
stivali al ginocchio, scarpe gioiello, calzari, fogge tra loro diversissime che rivelano lo stile e la personalita’ di chi
le porta, il proprio modo di porsi, il proprio “personaggio”.
E i maschi, cosa adorano delle calzature femminili?
Sappiamo che il piede e’ in ogni paese e in ogni cultura oggetto di desiderio da parte del genere maschile che vede nella
caviglia, nelle dita laccate, un richiamo erotico molto forte. Un piede calzato in modo appropriato seduce piu’ di una ampia
scollatura. La scarpa pertanto si carica del significato sessuale che rimanda
alla donna amata, divenendo il suo
sostituto, il feticcio da adorare. Nell’antica Cina il piede e’ stato oggetto
di culto e di interesse molto piu’ che in occidente: la pratica della
fasciatura del piede delle donne per impedirne la crescita era connessa alla appartenenza sociale e al
ruolo di soggezione cui una donna era culturalmente obbligata. Piedi grandi non
soltanto erano considerati particolarmente sgraziati e poco seducenti , ma
indicavano la provenienza da un basso ceto sociale . Anche tra le donne berbere l’attenzione ai piedi
adornati alle caviglie da braccialetti e catenine dimostra come questa
parte del corpo sia stata fin dall’antichita’ e in culture diverse oggetto di adorazione
e di particolare predilezione. D’altra
parte anche la favola di Cenerentola con la sua famosa scarpina di cristallo
riassume nell’immaginario collettivo la valenza erotica e sociale di questo oggetto, e il suo immutabile fascino. Non stupisce quindi
che oggi sia considerata un accessorio indispensabile dell’eleganza e che ad
essa si attribuisca un valore particolare per definire il proprio stile e la
propria identita’. Pertanto siamo tutti un po’ feticisti se a questo termine
attribuiamo il senso di una speciale passione verso questo oggetto nel quale le
donne riflettono il proprio narcisistico ideale femminile, i maschi vi riconoscono l’immagine del proprio adorabile oggetto
d’amore.